Criptoportico di Porta Ascolana
La città di Nursia, che i romani strapparono nel 209 avanti Cristo ai bellicosi Sabini, crebbe nell’epoca della pace imperiale tanto da vantare alla fine del I secolo a.C. un ampio foro porticato, al di sotto del quale era stata edificata una parte sotterranea della grande struttura. Probabilmente il criptoportico, di cui si conserva solo una sezione a forma di L, era un ambiente di servizio necessario al passaggio di carretti e merci, e per questo motivo non era rivestito di pietra nobile o di elementi monumentali, ma di compatto opus incertum. Colpisce ancora per le sue dimensioni, per la bellezza architettonica e per la sua quasi perfetta conservazione, che reca le tracce di prese d’aria e scarichi per la pioggia provenienti dal portico sovrastante.