Cisterne Romane
Il grande serbatoio sotterraneo del centro di Amelia venne costruito nel I secolo prima di Cristo, quando la città romana venne dichiarata municipio. I dieci ambienti dell’opera sotterranea (che misurano in media circa 19 metri di lunghezza per 5 di larghezza) sono perfettamente conservati e sono stati restaurati in parte solo nel 1817. La loro capienza era di poco meno di 4 milioni e mezzo di litri di acqua, che venivano raccolti convogliando sottoterra tutta la pioggia che scorreva per le vie e per le piazze. Attrezzata per le visite turistiche, la cavità di Amelia è stata un tassello importante per cercare di ricostruire la topografia dell’abitato in epoca romana.
Per informazioni:
Cisterne di Amelia
Indirizzo: Piazza G. Matteotti
Coordinate GPS: 42.55424 – 12.4192
Gestione: Comune di Amelia e Sistema Museo (Tel. 0744.978120 (Museo archeologico) e-mail amelia@sistemamuseo.it)
Dotazioni:
Accessibilità: a tutti
Stagionalità: è accessibile tutto l’anno
Accompagnamento: si
Illuminazione: si
Biglietto: si
Apertura: sabato, domenica e festivi
Domus di Palazzo Venturelli
L’attuale Palazzo Venturelli sorge sui resti di una domus romana, nei pressi di Porta del Sole, l’antico accesso della città verso est. L’ingresso è sul lato ovest in via Pomponia, mentre sul lato est, in via Civitavecchia, più basso di un piano, vi sono le entrate delle cantine che utilizzano gli ambienti della domus romana.
I mosaici esistenti nelle cantine, a ridosso di Via Civitavecchia si trovano in due ambienti attigui, un tempo separati da un muro poi abbattuto per raccordare la superficie ad un unico piano: Il primo ambiente, decorato da un reticolato di rettangoli neri paralleli e quadrati bianchi minori, presenta al centro l’imboccatura di un pozzo che lascia pensare ad un tipico cortile o atrio scoperto; nel secondo ambiente compare una raffigurazione più elaborata, con un meandro continuo di svastiche a doppio giro e pannelli quadrati con quattro motivi floreali.
